In casa Yamaha c’è grande fiducia per il futuro. Arrivano, infatti, le parole decisamente confortanti del team manager Meregalli.
La stagione di Yamaha non si può certo definire esaltante. C’è però la consapevolezza che lavorando duro ci si possa tirare fuori da questa brutta situazione. In particolare c’è unione di intenti dalle parti di Iwata e lo dimostra la firma di Quartararo che ha deciso di legarsi ai giapponesi sino al 2026, nonostante una moto sicuramente non all’altezza del suo talento negli ultimi anni. Un gesto che sicuramente sarà servito a compattare ancora di più l’ambiente.
Yamaha quest’anno sta beneficiando anche delle concessioni per provare a far progredire la propria moto in tempi brevi. Al momento i risultati non sono ancora arrivati, ma si sa, in MotoGP ci vuole tempo per cominciare a vedere qualcosa di positivo. C’è però chi già vede un po’ di luce alla fine del tunnel.
Meregalli: “Abbiamo avuto tanta sfortuna sinora con i test”
Maio Meregalli, team manager della Yamaha, ai microfoni di Motorsport-Total.com ha così raccontato il suo punto di vista: “Siamo in una situazione migliore rispetto allo scorso anno, su questo non c’è dubbio. Non dobbiamo dimenticare che la concorrenza tra i costruttori è sempre più serrata e quindi le gare si stanno facendo sempre più combattute, ma stiamo facendo dei progressi. Non dobbiamo essere orgogliosi, ma stiamo cercando di sfruttare al meglio queste concessioni”.
Il manager ha poi proseguito: “Naturalmente il tempo extra che abbiamo per testare aiuta, ma aiuta solo se ci sono cose da testare e se il tempo collabora. Per ora abbiamo avuto molta sfortuna con il tempo perché in 5 giorni di test ne abbiamo utilizzato correttamente solo uno. Abbiamo cominciato a collaborare con Dallara per migliorare l’aerodinamica. Abbiamo assunto due ingegneri. Abbiamo ancora margini di miglioramento, ma sono felice di dire che stiamo facendo dei passi avanti”.
Infine Meregalli ha fatto una dichiarazione che farà sicuramente piacere a Quartararo: “Sento che ci stiamo avvicinando, non a Ducati, ma ad Aprilia e KTM. Abbiamo bisogno di ancora un po’ di tempo”. Non ci resta quindi che aspettare e capire se effettivamente c’è stato o meno questo progresso. Staremo a vedere nelle prossime settimane.